Infinite strade ho percorso nel tempo
per giungere all’abbraccio dei tuoi occhi
per sentire le mani delle mani inondarsi
e infrangersi al sogno, stupite,
come acque d’argento all’incontro dei venti.
Così in una notte d’inverno
ti ho visto uscire incontro al destino
e il fuoco era luce nel tuo sguardo più intenso
in grado di accendere l’ombra e il silenzio.
Quella tremula notte di fiera bellezza
ritornò bambina fra le tue dita
perché potessi baciarla e tenerla con te
perché potessi indicarle la strada di casa
perché tu eri casa e rifugio
attesa e compimento del nuovo verso
che mi veniva incontro.
...mmm. mi sa che ho dimenticato qualcosina! ma ero a perugia vacanziera e distratta! auguri e baci baci baci
RispondiEliminasere
grazie... grazie... grazie...
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