Il maleficio della strega

- contropozione d'amore -

Arde, brucia, scintilla
sangue, schegge, uccide
chiama, urla, brilla
ora alla luna sorride
l'ultimo acceso fuoco
taglia a fette la notte.
Ascolta ancora un poco
racconti di storie interrotte.

Sospira lungo il tempo
il tuo sguardo stupito.
Le senti forti nel vento
voci di un sogno tradito
inseguire quel folle momento
ancora presente e smarrito
prima che fugga l'accento
da un perché mai sopito.

Sputo, rimescolo, anniento
pozioni di foglie e parole
prive di quello spavento
rinchiuso nel calderone.
Mischio in un nero lamento
erbe di rabbia e prigione
strega di un fosco tormento
all'ombra della ragione.

Occhi, incantesimi e inganni
dalla voce del tempo passato
tramutano questi miei anni
in un maleficio sbagliato
in cui le parole son ragni
che tesson veleno dorato
per confonder gli affanni
di un potere sbagliato.

Beltà, tradimento ed attesa
hanno oscurato le stelle
e ciò non confonda l'offesa
per promesse che non erano quelle
per sguardi bugiardi a difesa
di altrettante false novelle
che hanno giocato d'intesa
con mani, parole e favelle.

Rimesto in un magico arcano
il tempo bugiardo e assassino
perché ti colpisca sovrano
nel cuore e nell'oblio rubino
perché tu smarrisca lontano
il senso dell'oscuro destino
perché il maledir non sia vano
e ti perda lungo il cammino.

Scorpioni, serpenti e falene
accorrete al consesso sancito.
Da pozioni private del bene
emerga un ricordo sbiadito
che distorca memorie serene
e arrovelli un inganno subito
affinché tu rimanga in catene
perduto nell'orgoglio ferito.